Roma: 24 ore di tempo, 33 km a piedi.

Mi è capitata tra capo e collo, un weekend di luglio.

Non era previsto che io andassi, finalmente, nella Capitale, ma mio fratello maggiore (sì, proprio lo stesso di Londra) aveva un appuntamento procrastinato da circa 15 anni ed era rimasto scompagnato…quindi mi sono aggregata volentieri!

Abbastanza scandaloso che io ci sia arrivata all’alba dei 30 anni, lo so, ma come si dice…meglio tardi che mai!
Abbiamo preso un albergo vicino a Roma Termini, l’Hotel Medici, pratico per girare a piedi l’Urbe. Cosa che naturalmente abbiamo fatto: in 24 ore di visita romana abbiamo camminato per un totale di 33 km…mica male eh?! Senza contare i 34 gradi che ci trasformavano in colla ad ogni sosta…

Trattandosi del primo weekend di luglio non mi aspettavo di visitare nulla se non dall’esterno, così il nostro tour è partito verso ovest con prima tappa rifornimento all’Hard Rock Café (sono ahimè una vittima del marketing, ho collezionato negli anni parecchie magliette) per poi proseguire con ordine: Trinità dei Monti, Piazza di Spagna, Via dei Condotti, Lungo Tevere da cui ammirare la Corte Suprema di Cassazione e Castel Sant’Angelo, fino al ponte Vittorio Emanuele II che ci ha condotti sulla Via della Conciliazione e alla magnifica Basilica di San Pietro.

Percorrere tutta la scalinata pensando di essere nella settimana della moda della Capitale: fatto ✓

In Via dei Condotti invece ho preferito la modalità “paraocchi” per ovvi motivi!
Come si può facilmente intuire, la giornata era splendida e l’architettura di Roma mi lasciava senza parole..ero davvero affascinata 🙂

Sono da sempre poco amante della storia (me ne duole, ma in tutti gli anni di scuola non sono mai riusciti a farmela piacere e di conseguenza non riesco a ricordare date e avvenimenti), ma super affascinata di storia dell’arte.
Il primo obiettivo della giornata era infatti visitare San Pietro in Vaticano pur consapevole che la visita si sarebbe limitata al colonnato del Bernini e alla facciata della Basilica.

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La nostra visita è proseguita poi nuovamente verso il centro della città: mio fratello ci teneva che visitassimo il Pantheon, poichè fu la cosa che più lo affascinò quando venne a visitare Roma una delle prime volte. Purtroppo i nuovi sistemi di sicurezza e il turismo non sono stati dalla nostra parte, e quindi anche qui..l’ho ammirato dall’ingresso:

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Se penso che guarda la città di Roma evolversi da duemila anni un po’ mi vengono i brividi per l’emozione. Nasconde una delle cupole più grandi del mondo!
Dopo aver ammirato questo spettacolo di storia, architettura e ingegneria, ci incamminiamo nuovamente alla scoperta dei palazzi della politica italiana: Palazzo Madama e Montecitorio e sulla via del ritorno anche il Quirinale (che però non ho fotografato…me tapina)

Dimenticavo che prima di arrivare al Pantheon siamo passati naturalmente dall’immancabile Piazza Navona, quella che un tempo era lo Stadio di Domiziano capace di ospitare 30.000 persone. La prima impressione che si ha è proprio la grandezza: lunghiiiiissima.

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Dopo Montecitorio abbiamo tirato dritto davanti a Palazzo Chigi e siamo approdati finalmente nella Dolce Vita/Fontana di Trevi. Vi lascio testimonianza della Fontana e di quello che aveva davanti a sé:

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La sera ho fatto l’errore, anche se in realtà consapevolmente, di lasciare la macchina fotografica a casa. Volevo godermi il panorama serale in modo un po’ diverso dalle mie abitudini, cercando di assaporare Roma con altri occhi.
Per cena, finalmente, ci raggiunge il motivo della nostra visita a Roma: tre ragazze israeliane in visita in Italia per la prima volta. Il cibo, a discapito di quello che molti dicono, è un buon punto di partenza per conoscersi! Così abbiamo prenotato da Trattoria Polese, dove tra un gol e l’altro (Croazia-Russia..potete immaginare), le abbiamo portate alla scoperta dei piatti tipici italiani e romani. Ci si sono illuminati gli occhi, a tutti!

Tra le tante chiacchiere e il buon cibo abbiamo continuato a conoscerci e scambiarci pareri su Roma, l’Italia e Israele passeggiando lungo il Tevere e fermandoci ogni tanto per qualche foto. La città di notte è mozzafiato. Ogni scorcio è magico e sono un po’ contenta di non aver fatto foto, perchè non so se sarei stata in grado di rendere giustizia.

Ridendo e scherzando abbiamo camminato tutta notte, fino alla 1 inoltrata, per darci appuntamento l’indomani al mercato di Porta Portese.

Per arrivarci, io e il fratellone l’abbiamo presa decisamente larga. Ma va?!
Abbiamo preso la metro a Roma Termini e siamo scesi a Colosseo:

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Da qui abbiamo fatto il giro esterno del Palatino, che per ovvie ragioni non avevamo il tempo di visitare, fino alla chiesa di San Bonaventura in Palatino per poi scendere di nuovo e dirigerci verso il Circo Massimo, ultima tappa monumentale prima del nostro rientro.

Il mercato di Porta Portese è un mercato normalissimo ma infinito, ho scovato solo una bancarella di chincaglierie vintage e vecchi giornali del periodo della prima e della seconda guerra mondiale. E’ comunque curioso da visitare per sentirsi immersi nella quotidianità romana.
Naturalmente tornerò a Roma, a più riprese, per visitare meglio i siti storici e quelli artistici (e spesso le due cose combaciano). In 24 ore questo è quello che siamo riusciti a fare e vi garantisco che non ci siamo MAI fermati!

Un consiglio che mi sento di condividere, e che i romani potranno confermare o smentire, è quello che ci ha dato il tassista mentre ci riaccompagnava all’albergo per recuperare le valigie:

Il tramonto migliore si ammira dalla Piazza del Quirinale.

Devo proprio tornare  per scoprire se è vero! 😉

L.

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